I volontari facciano un passo avanti…

Nel rinnovato spirito con il quale mi sono riavvicinato ai Tarocchi dopo alcuni mesi di assenza, c’è anche l’esigenza di provare nuovi approcci alla letture e un metodo leggermente diverso da quello usato prevalentemente nel passato… ma per fare questo ho bisogno di volontari! Voglio esercitarmi in un numero limitato di letture completamente gratuite ma serie e approfondite. Insomma, sto cercando dei consultanti con delle domande davvero sentite e motivate, magari interessati anche in generale ai Tarocchi e non solo alla pura e semplice “risposta”, che vogliano dedicare mezzora del loro tempo a un vero consulto a voce con me (se via telefono, skype, zoom o altro lo vedremo poi). Chiedo quindi solo a chi è realmente interessato e disposto a impegnare un po’ del suo tempo di contattarmi all’indirizzo e.mail max.arcanonove@gmail.com esponendomi sinteticamente l’argomento della domanda. Poi vi contatterò, sempre via mail, per concordare tempi e modi dell’appuntamento per la lettura.

Grazie a chi vorrà esserci, Max

Jodorowsky: un’azione per ogni Arcano Maggiore

Immagino che la maggior parte delle persone che si sono interessate in modo non superficiale ai Tarocchi abbia letto, anche solo in parte, “La via dei Tarocchi” di Alejandro Jodorowski e Marianne Costa. Si può dire di tutto, ma resta un testo fondamentale per quello che riguarda la storia, la teoria e una visione ampia e illuminata del mondo degli Arcani: io lo lessi per la prima volta anni fa e da allora è il testo sul quale ritorno più spesso, trovandoci sempre nuovi interessanti spunti di riflessione. Un esempio; tralasciando per una volta la sua proverbiale loquacità, Jodorowski, introducendo il tema della lettura delle carte, ha abilmente sintetizzato in una parola una singola azione da associare a ciascun Arcano Maggiore. E così ecco che Il Matto potrebbe “viaggiare”; Bateleur “mostrare”; Papessa “leggere”; l’Imperatrice “sedurre”; l’Imperatore “comandare”; Il Papa “insegnare”; l’Innamorato “scambiare”; Il Carro “conquistare”; Giustizia “riequilibrare”; L’Eremita “illuminare”; La Ruota di Fortuna “comprendere; La Forza “dominare”; L’Appeso “trattenere”; L’Arcano XIII “eliminare”; Temperanza “calmare”; Il Diavolo “tentare”; Casa Dio “festeggiare”; La Stella “dare”; La Luna “immaginare”; Il Sole “creare”; Il Giudizio “rivivere”; Il Mondo “trionfare”. Ovviamente si tratta solo di una delle tante parole chiave da associare alla singola carta, ma può essere un buon punto di partenza da tenere a mente durante un consulto. Per informazioni sulle letture, domande e curiosità sui Tarocchi, scrivete a max.arcanonove@gmail.com.

Il viaggio degli Arcani: la vita è un percorso, prova ad affrontarlo i Tarocchi come compagni di viaggio!

Dalle piccole questioni quotidiane alle scelte di vita più impegnative, i Tarocchi possono essere un valido aiuto per ognuno di noi. Al di là del metodo di lettura usato e di più o meno strane teorie sulla loro origine, quello che è importante è l’insegnamento che il loro messaggio può trasmetterci ogni giorno. Funzionano davvero? Chiariamoci subito: non c’è nulla di “scientifico” nei Tarocchi e nessuno può onestamente dire che un tipo di lettura sia più “sicuro” e “affidabile” di un altro. Come ogni sapere olistico (e esoterico), gli Arcani sono tanto più efficaci quanto chi li interroga saprà affidarcisi: la “riuscita” di un consulto si misura su quanto il consultante saprà riconoscersi in esso, e il Tarologo, con la sua sensibilità, esperienza e preparazione, è l’indispensabile aiuto per interpretare al meglio il messaggio. MA ATTENZIONE: prevedere il futuro non è possibile! Nulla è già deciso! Chi dice di poterlo fare mente (in buona o malafede che sia). Esistono le circostanze e le scelte che NOI possiamo o non possiamo fare per decidere al meglio: in questa ottica, i Tarocchi posso senz’altro essere lo strumento giusto.

Per informazioni su una lettura, lasciate un messaggio qui o scrivete all’indirizzo mail: max.arcanonove@gmail.com

Su Tempo e Sincronicità

Consiglio un’interessante lettura: I due volti del Tempo. Su caso e sincronicità, libro del matematico Alessandro Orlandi. Si tratta di un approfondito viaggio attraverso le epoche e svariati sistemi di pensiero con oggetto il contrasto, quanto mai attuale anche in Tarologia, tra sostenitori di una concezione casuale o viceversa deterministica della realtà. Centro della questione è il celeberrimo concetto di “sincronicità” e a come si sia arrivati a definirlo, esaminando anche le riflessioni di psicologi e scienziati come Jung e Wolfgang Pauli: largo spazio è dedicato ovviamente a Tarocchi, I Ching e a quei sistemi esoterico filosofici che su essa, appunto, consapevolmente o meno, gettano le loro basi. Com’è noto, per sincronicità si intende l’accadere contemporaneo di due eventi non legati dal nesso di causa-effetto ma che hanno in comune, per chi li sperimenta, senso e valore simbolico: si parla quindi di “coincidenza significativa” in relazione alla risonanza che questa ha, a livello evocativo, tra realtà esterna, sensibile, e percezione interiore. In questo senso, un consulto di Tarocchi è da considerarsi un evento sincronico: non scegliamo gli Arcani protagonisti di una lettura ma li estraiamo “a caso”; ciononostante, proprio in virtù della relazione di sincronicità che si verifica, essi sono quelli in grado di darci l’esatta risposta ai nostri dubbi e domande. In futuro affronterò il tema della cosiddetta “scientificità” dei Tarocchi, ma intanto è giusto sottolineare che negli studi più innovativi in materia, la fisica quantistica e concezioni come “la tendenza ad avvenire” di certi eventi sono sempre più citati per illuminare di una luce nuova e più consapevole accadimenti fino ad oggi confinati nel vasto e indefinito mondo della magia. Per informazioni su una lettura, scrivetemi all’indirizzo max.arcanonove@gmail.com

Chi sono; breve curriculum “tarologico”

Ho iniziato a interessarmi ai Tarocchi più di 10 anni fa. Convinto della limitatezza di un percorso completamente da autodidatta, ho seguito e completato tutto il ciclo di studi di una famosa scuola di Tarocchi italiana fino al corso di lettura professionale. Ho collaborato come tarologo al sito, prima di libero accesso poi a pagamento, della scuola stessa e, in seguito alla chiusura di questo, ho proseguito il mio percorso da solo, effettuando i consulti attraverso alcune pagine Facebook personali e poi, attualmente, attraverso il blog “https://conoscereitarocchi.com/”. Dopo anni di letture e la frequentazione di altri corsi, e in base alla mia esperienza diretta con i consultanti, nel mio viaggio di ricerca ho sentito la necessità di rielaborare in modo personale il metodo di lettura appreso (quello di Philippe Camoin), apportando alcune modifiche nel senso dell’agilità e della chiarezza di comprensione. Come appassionato più che da professionista a tempo pieno, che non sono, ritengo che i Tarocchi e la Tarologia siano per prima cosa un insegnamento esoterico in grado di portarci a una più elevata consapevolezza del mondo e di noi stessi, e in questo si distaccano completamente dall’uso tradizionale rigidamente cartomantico e divinatorio (al quale non credo!) degli Arcani. Ho scelto come emblema personale l’Eremita, carta in grado di simboleggiare a pieno l’impegno in un continuo percorso di evoluzione e apprendimento, anche mettendo in crisi certezze già acquisite, al fine di migliorarmi. Invito chi è interessato a un consulto a scrivermi all’indirizzo e.mail max.arcanonove@gmail.com o a contattarmi sulla pagina Facebook (https://www.facebook.com/conoscereitarocchi) per avere maggiori informazioni.

La Legge del Due

Attraverso lo studio del Diagramma 3×7, la Tarologia ha individuato una serie di “Leggi” che il Tarot stesso prescrive e che, nell’applicazione pratica, servono durante le letture per decodificare, nella maniera il più imparziale possibile, il messaggio trasmesso. Alcune sono riferibili solo a un determinato “metodo” (le legge della “colonna”, per esempio, si può applicare solo a chi usa quello di Camoin), altre, magari con nomi differenti, sono riscontrabili in più studiosi e tarologi. Una fondamentale e generalmente applicata è la Legge del Due: in estrema sintesi, essa ci dice che in un tiraggio la presenza di due elementi comuni in carte contigue indentifica sempre un messaggio importante nell’ambito di quella determinata lettura. In pratica, è il modo che utilizza il Tarot per porre l’accento su qualcosa, per comunicarci senza possibilità di fraintendimento che quel dato elemento è da tenere in grande importanza nell’interpretazione. Può trattarsi di un oggetto, un elemento grafico: le brocche di Temperanza e Stella

di un elemento del paesaggio: l’acqua nella Ruota e nella Luna

di un concetto: padre incarnato (Papa) e archetipico (Sole)

Accostare questi due simboli, studiarne similitudini e differenze, l’evoluzione nell’ambito del tiraggio, è fondamentale per l’esito della lettura. C’è anche chi parla di Legge del Tre (un rafforzativo di quella del Due) e addirittura del Tre + Uno, ma, insomma, il concetto cardine è sempre quello dell’importanza della ripetizione. E’ argomento discusso se la Legge del Due valga anche per Arcani non contigui: personalmente lo ritengo comunque un elemento da tenere il considerazione (se non altro nella differenza tra i due simboli, magari presenti nella prima e nell’ultima carta del Tiraggio). Per informazioni su un consulto, potete come sempre contattarmi all’indirizzo e.mail: max.arcanonove@gmail.com