La Ruota di Fortuna

Una carta che amo particolarmente è la Ruota di Fortuna. Ne esistono, come per tutti gli Arcani, infinite versioni, a partire da quelle dei mazzi storici (Rider Waite, Crowley, Wirth…) fino alle più particolari: Tarocchi dei gatti, delle Streghe, Yoga, provocanti e così via (qualche esempio qui sotto).

I significati più comuni associati alla Ruota sono: gli alti e bassi del destino, cambiamento, gestione della propria realtà, blocco da superare, viaggio per mare… Jodorowski parla di chiusura di un vecchio o apertura di un nuovo ciclo a seconda della posizione nel tiraggio. E’ anche una rappresentazione del Tarocco stesso, inteso come macchina metafisica o arte mantica. Ovviamente la mia versione di riferimento è quella dei Tarocchi di Marsiglia, che ha un particolare rivelatore:

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la manovella che fa girare la ruota “esce” dall’immagine; possiamo aggiungere una carta sulla destra per capire quale energia o fattore sia in grado di rimettere il movimento il meccanismo i il destino (nella successione dei Maggiori, infatti, la carta successiva è la Forza). Per una panoramica completa sulla Ruota di Fortuna potete fare riferimento al sito della Scuola TDM al link qui sotto

https://www.tarocchi.blog/significato-tarocchi-la-ruota-di-fortuna/?wpam_id=35

Per informazioni sulle letture, contattatemi all’indirizzo e.mail: max.arcanonove@gmail.com

 

 

Sull’efficacia di rituali e altre pratiche “magiche”

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Di recente mi è stata fatta un domanda circa l’efficacia e i tempi di realizzazione di un rito “di innamoramento” richiesto dalla consultante (a un conoscente o un “professionista” poco importa…) per far avvicinare a lei un uomo di suo interesse ma che, di fatto, in pratica non conosceva neanche di persona (questi particolari erano venuti fuori da una lettura che, giorni prima, avevo fatto alla consultante stessa). Al di là del caso specifico, ognuno può illudersi come crede, vorrei chiarire subito la mia posizione: credo che tali pratiche siano, nel migliore dei casi, pure illusioni, nel peggiore truffe belle e buone. Ovviamente studiando e praticando i Tarocchi non posso escludere a priori tali approcci, anzi: in fondo i Tarocchi sono essi stessi una macchina “magica”, con la differenza che chi ne approfondisce seriamente l’utilizzo impara essenzialmente una tecnica, non crea regole a suo uso e consumo. Non ne ho mai avuto esperienza diretta, ma sono convinto che ci siano livelli di iniziazione tali da consentire “interventi” per modificare il reale o l’esistenza altrui, solo che, appunto, sono prerogative esclusive di esoteristi e studiosi per noi inconoscibili, votati a altro che non sia far “incontrare tizio a tizia”…  Se vediamo il numero di sedicenti maghi e simili che pubblicizzano l’efficacia delle loro pratiche su internet, facebook, giornali ecc sembra invece che nulla sia più diffuso e facile da realizzare della magia, nel senso proprio del termine (ossia ” pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura”, secondo il vocabolario Treccani). Ancora una volta vorrei dunque invitare i pochi che ho la possibilità di raggiungere con queste parole a tenersi alla larga da simili figuri o dalla facile tentazione di cercare di risolvere i propri problemi affidandovisi: nessuno alla vostra portata farà innamorare di voi qualcuno che neppure sa chi siete, nessuno vi libererà da presunti malocchi e così via. Circa i Tarocchi, ancora una volta ci tengo a precisare che essi sono una chiave per interpretare passato e presente al fine di scegliere consapevolmente tra i possibili futuri che essi stessi (davvero “magicamente”) ci prospettanto: invitano a intervenire attivamente sul destino, non a subirlo.

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