Gli Arcani Minori (molto!) in breve…

Il mazzo di Tarocchi di Marsiglia è composto da 78 carte, esattamente 22 Arcani Maggiori e 56 Minori: la tendenza degli studi più attuali è di considerarli un insieme unitario, in realtà questo non è affatto certo e il dubbio in fondo è collegato al fondamentale “mistero” su da chi e quando i Tarocchi siano stati davvero creati. La maggior parte delle persone probabilmente sarebbe in grado di dire qualcosa, anche di approssimativo, a proposito degli Arcani Maggiori (ad esempio, “carte che servono a prevedere il futuro”), non così per i Minori, sconosciuti ai più e oggetto misterioso e noto principalmente agli specialisti. Si tratta di 56 carte assai affini ai comuni mazzi da gioco che tutti conoscono, che è quindi meno agevole accostare a significati e usi esoterici. Quattro semi, denari, coppe, bastoni e spade, 10 carte numerali, dall’Asso al Dieci, e 4 “onori”, o carte di corte: fante, regina, re e cavaliere. Il quattro, come si vede, è un numero significativo e ricorrente, e ci fornisce infatti l’indizio principale sulla vera natura degli Arcani Minori: esso è collegato al quadrato e dunque al mondo terrestre, materiale, laddove i Maggiori sono organizzati e strutturati in base ai numeri “sacri” e “celesti” del tre e sette. Ecco perché, coerentemente all’impostazione dualistica che permea il Tarot, possiamo parlare di Arcani Maggiori come componente celeste, sovrumana e di Arcani Minori come componente terrestre e materiale del “sistema Tarocchi”. La tradizionale concezione del mondo fisco come composto da quattro elementi fondamentali, terra, acqua fuoco e aria si riflette nei semi dei Minori: i denari sono la terra, le coppe l’acqua, i bastoni il fuoco e le spade l’aria. In base al noto principio alchemico e iniziatico del “come in alto così in basso”, gli stessi quattro elementi che troviamo nel “macrocosmo” (il Creato) li ritroviamo nel “microcosmo”, ossia nell’essere umano: così i denari, la terra, corrispondono al corpo fisico, le coppe, l’acqua, a quello emozionale, i bastoni, il fuoco, al corpo energetico, le spade, l’aria, al corpo mentale. Molte altre corrispondenze sono state trovate per gli Arcani Minori: le caste nelle quali erano divise le società antiche, le parti del corpo umano, i punti cardinali ecc ecc. Tutti spunti interessanti, a volte un po’ ridondanti: ho l’impressione che gli esperti tendano all’accumulo di nozioni, per scopi anche (legittimamente, per carità) commerciali… Le applicazioni pratiche dei Minori in una lettura sono varie e non semplici, a dirla tutta. Personalmente non riuscirei mai, lo ammetto, a basare un consulto solamente su questi. Mi sembra più corretto e coerente allo spirito dei Tarocchi l’uso che se ne fa per integrare l’interpretazione dei Maggiori nel senso, appunto, della materialità. Mi spiego: una volta esaurita la stesa consueta, se riguardo a un particolare Arcano Maggiore il tarologo e il consultante avvertono l’esigenza di esaminarlo nelle implicazioni più “terrene” e quotidiane, allora si può estrarre un corrispondente Minore che fornirà sicuramente spunti di riflessione interessanti e utili.

Una cosa fondamentale da capire è che in realtà gli Arcani Minori come simboli sono presenti, in maniera più o meno evidente, nei Maggiori, e dunque, a prescindere dal loro uso diretto in una lettura, individuarli è una parte fondamentale di una corretta interpretazione del messaggio. Sto preparando un post nel quale parlerò degli elementi degli Arcani Minori presenti nel 22 Maggiori, a partire dai casi eclatanti di Batelaur e Le Monde.
Per info e letture: max.arcanonove@gmail.com

I volontari facciano un passo avanti…

Nel rinnovato spirito con il quale mi sono riavvicinato ai Tarocchi dopo alcuni mesi di assenza, c’è anche l’esigenza di provare nuovi approcci alla letture e un metodo leggermente diverso da quello usato prevalentemente nel passato… ma per fare questo ho bisogno di volontari! Voglio esercitarmi in un numero limitato di letture completamente gratuite ma serie e approfondite. Insomma, sto cercando dei consultanti con delle domande davvero sentite e motivate, magari interessati anche in generale ai Tarocchi e non solo alla pura e semplice “risposta”, che vogliano dedicare mezzora del loro tempo a un vero consulto a voce con me (se via telefono, skype, zoom o altro lo vedremo poi). Chiedo quindi solo a chi è realmente interessato e disposto a impegnare un po’ del suo tempo di contattarmi all’indirizzo e.mail max.arcanonove@gmail.com esponendomi sinteticamente l’argomento della domanda. Poi vi contatterò, sempre via mail, per concordare tempi e modi dell’appuntamento per la lettura.

Grazie a chi vorrà esserci, Max

Jodorowsky: un’azione per ogni Arcano Maggiore

Immagino che la maggior parte delle persone che si sono interessate in modo non superficiale ai Tarocchi abbia letto, anche solo in parte, “La via dei Tarocchi” di Alejandro Jodorowski e Marianne Costa. Si può dire di tutto, ma resta un testo fondamentale per quello che riguarda la storia, la teoria e una visione ampia e illuminata del mondo degli Arcani: io lo lessi per la prima volta anni fa e da allora è il testo sul quale ritorno più spesso, trovandoci sempre nuovi interessanti spunti di riflessione. Un esempio; tralasciando per una volta la sua proverbiale loquacità, Jodorowski, introducendo il tema della lettura delle carte, ha abilmente sintetizzato in una parola una singola azione da associare a ciascun Arcano Maggiore. E così ecco che Il Matto potrebbe “viaggiare”; Bateleur “mostrare”; Papessa “leggere”; l’Imperatrice “sedurre”; l’Imperatore “comandare”; Il Papa “insegnare”; l’Innamorato “scambiare”; Il Carro “conquistare”; Giustizia “riequilibrare”; L’Eremita “illuminare”; La Ruota di Fortuna “comprendere; La Forza “dominare”; L’Appeso “trattenere”; L’Arcano XIII “eliminare”; Temperanza “calmare”; Il Diavolo “tentare”; Casa Dio “festeggiare”; La Stella “dare”; La Luna “immaginare”; Il Sole “creare”; Il Giudizio “rivivere”; Il Mondo “trionfare”. Ovviamente si tratta solo di una delle tante parole chiave da associare alla singola carta, ma può essere un buon punto di partenza da tenere a mente durante un consulto. Per informazioni sulle letture, domande e curiosità sui Tarocchi, scrivete a max.arcanonove@gmail.com.

Il viaggio degli Arcani: la vita è un percorso, prova ad affrontarlo i Tarocchi come compagni di viaggio!

Dalle piccole questioni quotidiane alle scelte di vita più impegnative, i Tarocchi possono essere un valido aiuto per ognuno di noi. Al di là del metodo di lettura usato e di più o meno strane teorie sulla loro origine, quello che è importante è l’insegnamento che il loro messaggio può trasmetterci ogni giorno. Funzionano davvero? Chiariamoci subito: non c’è nulla di “scientifico” nei Tarocchi e nessuno può onestamente dire che un tipo di lettura sia più “sicuro” e “affidabile” di un altro. Come ogni sapere olistico (e esoterico), gli Arcani sono tanto più efficaci quanto chi li interroga saprà affidarcisi: la “riuscita” di un consulto si misura su quanto il consultante saprà riconoscersi in esso, e il Tarologo, con la sua sensibilità, esperienza e preparazione, è l’indispensabile aiuto per interpretare al meglio il messaggio. MA ATTENZIONE: prevedere il futuro non è possibile! Nulla è già deciso! Chi dice di poterlo fare mente (in buona o malafede che sia). Esistono le circostanze e le scelte che NOI possiamo o non possiamo fare per decidere al meglio: in questa ottica, i Tarocchi posso senz’altro essere lo strumento giusto.

Per informazioni su una lettura, lasciate un messaggio qui o scrivete all’indirizzo mail: max.arcanonove@gmail.com

Su Tempo e Sincronicità

Consiglio un’interessante lettura: I due volti del Tempo. Su caso e sincronicità, libro del matematico Alessandro Orlandi. Si tratta di un approfondito viaggio attraverso le epoche e svariati sistemi di pensiero con oggetto il contrasto, quanto mai attuale anche in Tarologia, tra sostenitori di una concezione casuale o viceversa deterministica della realtà. Centro della questione è il celeberrimo concetto di “sincronicità” e a come si sia arrivati a definirlo, esaminando anche le riflessioni di psicologi e scienziati come Jung e Wolfgang Pauli: largo spazio è dedicato ovviamente a Tarocchi, I Ching e a quei sistemi esoterico filosofici che su essa, appunto, consapevolmente o meno, gettano le loro basi. Com’è noto, per sincronicità si intende l’accadere contemporaneo di due eventi non legati dal nesso di causa-effetto ma che hanno in comune, per chi li sperimenta, senso e valore simbolico: si parla quindi di “coincidenza significativa” in relazione alla risonanza che questa ha, a livello evocativo, tra realtà esterna, sensibile, e percezione interiore. In questo senso, un consulto di Tarocchi è da considerarsi un evento sincronico: non scegliamo gli Arcani protagonisti di una lettura ma li estraiamo “a caso”; ciononostante, proprio in virtù della relazione di sincronicità che si verifica, essi sono quelli in grado di darci l’esatta risposta ai nostri dubbi e domande. In futuro affronterò il tema della cosiddetta “scientificità” dei Tarocchi, ma intanto è giusto sottolineare che negli studi più innovativi in materia, la fisica quantistica e concezioni come “la tendenza ad avvenire” di certi eventi sono sempre più citati per illuminare di una luce nuova e più consapevole accadimenti fino ad oggi confinati nel vasto e indefinito mondo della magia. Per informazioni su una lettura, scrivetemi all’indirizzo max.arcanonove@gmail.com

Chi sono; breve curriculum “tarologico”

Ho iniziato a interessarmi ai Tarocchi più di 10 anni fa. Convinto della limitatezza di un percorso completamente da autodidatta, ho seguito e completato tutto il ciclo di studi di una famosa scuola di Tarocchi italiana fino al corso di lettura professionale. Ho collaborato come tarologo al sito, prima di libero accesso poi a pagamento, della scuola stessa e, in seguito alla chiusura di questo, ho proseguito il mio percorso da solo, effettuando i consulti attraverso alcune pagine Facebook personali e poi, attualmente, attraverso il blog “https://conoscereitarocchi.com/”. Dopo anni di letture e la frequentazione di altri corsi, e in base alla mia esperienza diretta con i consultanti, nel mio viaggio di ricerca ho sentito la necessità di rielaborare in modo personale il metodo di lettura appreso (quello di Philippe Camoin), apportando alcune modifiche nel senso dell’agilità e della chiarezza di comprensione. Come appassionato più che da professionista a tempo pieno, che non sono, ritengo che i Tarocchi e la Tarologia siano per prima cosa un insegnamento esoterico in grado di portarci a una più elevata consapevolezza del mondo e di noi stessi, e in questo si distaccano completamente dall’uso tradizionale rigidamente cartomantico e divinatorio (al quale non credo!) degli Arcani. Ho scelto come emblema personale l’Eremita, carta in grado di simboleggiare a pieno l’impegno in un continuo percorso di evoluzione e apprendimento, anche mettendo in crisi certezze già acquisite, al fine di migliorarmi. Invito chi è interessato a un consulto a scrivermi all’indirizzo e.mail max.arcanonove@gmail.com o a contattarmi sulla pagina Facebook (https://www.facebook.com/conoscereitarocchi) per avere maggiori informazioni.

La Legge del Due

Attraverso lo studio del Diagramma 3×7, la Tarologia ha individuato una serie di “Leggi” che il Tarot stesso prescrive e che, nell’applicazione pratica, servono durante le letture per decodificare, nella maniera il più imparziale possibile, il messaggio trasmesso. Alcune sono riferibili solo a un determinato “metodo” (le legge della “colonna”, per esempio, si può applicare solo a chi usa quello di Camoin), altre, magari con nomi differenti, sono riscontrabili in più studiosi e tarologi. Una fondamentale e generalmente applicata è la Legge del Due: in estrema sintesi, essa ci dice che in un tiraggio la presenza di due elementi comuni in carte contigue indentifica sempre un messaggio importante nell’ambito di quella determinata lettura. In pratica, è il modo che utilizza il Tarot per porre l’accento su qualcosa, per comunicarci senza possibilità di fraintendimento che quel dato elemento è da tenere in grande importanza nell’interpretazione. Può trattarsi di un oggetto, un elemento grafico: le brocche di Temperanza e Stella

di un elemento del paesaggio: l’acqua nella Ruota e nella Luna

di un concetto: padre incarnato (Papa) e archetipico (Sole)

Accostare questi due simboli, studiarne similitudini e differenze, l’evoluzione nell’ambito del tiraggio, è fondamentale per l’esito della lettura. C’è anche chi parla di Legge del Tre (un rafforzativo di quella del Due) e addirittura del Tre + Uno, ma, insomma, il concetto cardine è sempre quello dell’importanza della ripetizione. E’ argomento discusso se la Legge del Due valga anche per Arcani non contigui: personalmente lo ritengo comunque un elemento da tenere il considerazione (se non altro nella differenza tra i due simboli, magari presenti nella prima e nell’ultima carta del Tiraggio). Per informazioni su un consulto, potete come sempre contattarmi all’indirizzo e.mail: max.arcanonove@gmail.com

Conoscere i Tarocchi

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Non cadiamo nella “trappola divinatoria”! La tarologia non “predice” improbabili e già scritti futuri, ma aiuta a diventare noi stessi protagonisti del nostro destino. I Tarocchi, una incedibile macchina metafisica, se correttamente utilizzati (https://scuolatdm.com/regole-base-metodo-tdm/?wpam_id=35) possono essere un valido strumento per liberarsi dai dubbi di una decisione da prendere, superare un blocco o una situazione di stallo, scegliere consapevolmente per il nostro futuro. Per informazioni sulle letture, anche eventualmente conoscitive (in base alle mie disponibilità del momento), scrivetemi all’indirizzo: max.arcanonove@gmail.com

Max

Letture online

LE CHARIOT isis

La possibilità del dialogo tra tarologo e consultante è la migliore garanzia per la riuscita di un consulto. Per questo ho aumentato le possibilità di effettuare letture dal vivo online: via Skype, Zoom, in chat su Facebook, al telefono… scrivetemi all’indirizzo e.mail max.arcanonove@gmail.com per maggiori informazioni. Nei prossimi giorni mi dedicherò anche a un limitato numero di conoscitive gratuite, il contatto è sempre via mail. A presto, Max

Cosa “SI può/NON si può chiedere” in un consulto di Tarocchi

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Partendo da ciò che non si può chiedere, nella maniera più assoluta non si possono accettare domande sulla salute. Per fortuna capita raramente ma, nel caso, ho sempre risposto di rivolgersi a un medico, a un professionista qualificato e affidabile. E’ ovvio che durante un consulto, per una specifica situazione, possano venire fuori “suggerimenti” come valutare di intraprendere un percorso di analisi, di affidarsi a una pratica di meditazione tipo yoga o altro, ma vanno intesi come spunti che il dialogo col Tarocco offre, mai l’argomento centrale della domanda. C’è poi il delicato argomento dell’approccio “divinatorio” alla lettura, il più difficile da affrontare, perché la stragrande maggioranza dei consultanti, anche a ragione, si aspetta una “predizione” (succederà un tal cosa? Come andrà a finire quest’altra?). Può sembrare strano per un appassionato di Tarocchi, ma io non credo alla divinazione, nel senso che il destino non è mai già scritto, ma è il risultato di una serie di circostanze che dipendono, per buona parte, dalle nostre scelte. Ecco perché andrebbero evitate domande come “lui/lei mi richiamerà?”, “venderò la casa di famiglia?”, “troverò un lavoro?”…

La vera efficacia di una sessione di Tarologia (non Cartomanzia, appunto…) si dimostra nel momento nel quale siamo di fronte a una scelta da compiere, un nodo da sciogliere, uno stallo che dobbiamo superare. Le domande precedenti potrebbero essere riformulate così: “è giusto attendere che lui/lei si faccia sentire?, “è una scelta corretta – è il momento giusto per – mettere in vendita la casa di famiglia?”, “cosa posso fare per trovare un lavoro?”. Ecco che, anche attraverso il mostrare le prospettive “future” connesse a tali questioni, il Tarocco può aiutarci a compiere la scelta migliore (se nessun Arcano, ad esempio, mostrerà una casa in una domanda su una vendita o un acquisto di un immobile, probabilmente significa che non è il momento giusto per procedere). Infine, tornando al famoso “lui/lei mi richiamerà”, o all’alternativo “mi pensa/cosa pensa di me?”, cerchiamo sempre di fare domande che abbiano il consultante al centro della questione, non i pensieri o le azioni di un’altra persona con la quale è impossibile interagire durante la lettura. Per chi fosse interessato a questo genere di approccio, nei prossimi giorni mi dedicherò a un numero limitato di consulti gratuiti solo per iscritto: inviate all’indirizzo max.arcanonove@gmail.com” una mail sufficientemente dettagliata con la vostra domanda e tutte le spiegazioni che ritenete necessarie e, abbiate solo un po’ di pazienza, vi risponderò. Max