Breve corso di Tarocchi a dispense #3: Il diagramma 3×7

L’ultima volta ci eravamo lasciati con il diagramma 3×7; come si era detto, questa modo di disporre le carte è uno dei più illuminati e illuminanti per cominciare a comprendere le “leggi” di funzionamento della “macchina metafisica” Tarot. Sfogliando i vari manuali esistenti, troverete molte proposte di disposizione degli Arcani Maggiori come primo approccio alla materia: semplici schemi da Le Mat a Le Monde in fila o in cerchio, la “via secca e la via umida” di Wirth, e così via

A dispetto di quanto afferma Philippe Camoin, comunque uno dei più grandi esperti e cartai del settore (ne abbiamo già parlato più volte), che piuttosto immodestamente lo ha chiamato “diagramma Camoin”, appunto, il 3×7 non è una novità. Ad esempio Joseph Maxwell, nel fondamentale “LE Tarot: Le Symbole Les Arcanes La Divination, un libro del 1933,già parlava di triplice settenario…

La maggior parte delle scuole di Tarocchi oggi parte proprio dal 3×7 per introdurre la materia

Collocando Le Mat, l’unico arcano senza numero, fuori dallo schema si mettono in evidenza per prima cosa due elementi fondamentali:

– il ruolo di “pellegrino” di Le Mat, colui che intraprende il percorso di iniziazione.

– il cammino, scandito da due numeri sacri, il 3 e il 7, si articola in tre piani ascendenti: terrestre, mediano e celeste.

Piano terrestre: dall’energia iniziale di Bateleur, che raccoglie sul tavolo gli “strumenti” per cominciare, al Carro, piena realizzazione di questa prima fase. Sono tutti personaggi saldamente ancorati alla realtà.

Piano mediano: dalla Giustizia, il primo arcano che ci guarda negli occhi, quasi a rammentarci il celebre “conosci te stesso”, all’angelo di Temperanza, i cui piedi toccano terra ma con le ali pronte per spiccare il volo verso il cielo. I personaggi sono qui più metaforici, tra rappresentazioni umane (Eremita, Forza) e non (Ruota, l’Arcano senza nome…).

Piano celeste: qui ciò che è rappresentato è tutto extra-umano: dal Diavolo, guardiano da superare per accedere a questo livello, alla piena realizzazione di Le Monde, in un percorso che potremmo “celeste” (è anche il colore predominante della fila), tra Luna, Sole, Stelle ecc. Le Monde stesso sembra essere a un tempo il punto di arrivo ma anche una sorta di ulteriore passaggio per un altro grado di iniziazione.

Il 3×7 ci svela una serie di regole, leggi, caratteristiche che ci guidano nella comprensione e nell’uso dei Tarocchi come strumento di consapevolezza, meditazione, indagine del mondo che ci circonda. Gli studiosi hanno esplorato il diagramma in ogni particolare, trovando elementi significativi di collegamento degli Arcani nelle 3 file e nelle 7 colonne, elementi che definiscono i 22 Maggiori come un sistema “filosofico” coerente e organizzato: un messaggio e al tempo stesso l’insieme di “chiavi” per decodificare il messaggio stesso. Un esempio banale ma fondamentale: potete notare che gli Arcani che aprono e chiudono le tre file non hanno mai gli occhi rivolti all’esterno del diagramma nel quale sono collocati. Più volte ho parlato della “Legge dello Sguardo” come meccanismo principale di aggiunta delle carte in un tiraggio rispetto alle tre iniziali: se un personaggio osserva nel vuoto, a sinistra o a destra, va necessariamente aggiunta una carta a colmare tale vuoto e che sarà l’oggetto di tale azione. Ebbene tale legge basilare ha la sua origine proprio nel fatto che nel diagramma 3×7 nessun Arcano ha lo sguardo rivolto nel nulla.

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